domenica 4 ottobre 2020

LA RICOSTRUZIONE

 


LA  RICOSTRUZIONE

 

E’ giunto il momento della “Ricostruzione” del nostro Paese , l’Italia. Un complesso di opere che devono vedere un forte e comune  impegno delle forze politiche, ma anche e soprattutto,  la collaborazione di tutti noi cittadini italiani e ciascuno di noi per la nostra parte.

 

Sono i nostri bambini , i  fanciulli , i giovani a chiedercelo, a pretenderlo, a spingerci verso la realizzazione di un Progetto nazionale , allo stesso tempo ideale e concreto, sia nella sua fattibilità reale , sia per la  sostenibilità economica, come richieste a livello europeo.  Interventi di opere strutturali e organizzative nei settori tecnologici , scientifici, culturali e del terziario, che non possono più attendere , né subire ritardi, oppure ostracismi per interessi faziosi, politici e/o privati. Tutti fattori negativi che sarebbero irrimediabilmente dannosi per la crescita e lo sviluppo sociale , per la stessa salvezza del Paese, per la sicurezza delle nostre comunità.

 

Per la ripresa della produzione e del lavoro emerge l’esigenza di una rinascita del comparto industriale. Per cui è indispensabile trovare al più presto punti d’incontro  e di collaborazione progettuale, tra imprenditori e il governo, al fine di consentire una ripresa degli investimenti nel territorio nazionale, in aderenza alle esigenze di salvaguardia e tutela ambientale e provvedimenti volti alla necessità di rimuovere gli ostacoli costituiti da troppe e complicate norme burocratiche  e fiscali e lungaggini dell’iter giudiziario.

Sono altrettanto necessarie incentivazioni e sostegno nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, della zootecnia , del turismo, della ricerca scientifica, della formazione professionale , cui va collegata la esigenza di una riforma dell’istruzione scolastica , che consenta apprendimenti culturali più mirati all’inserimento nel mondo del lavoro , alle nuove tecnologie , informatica, oltre che naturalmente ad una cultura di indirizzo classico o scientifico , a seconda delle preferenze degli studenti.

Investimenti economici,  finanziari e organizzativi sono necessari e indispensabili nel settore dei servizi sanitari, in cui appaiono urgenti esigenze di un imponente ingresso operativo di personale medico e infermieristico , sia negli ospedali, sia negli ambulatori territoriali, dei medici di base, per soddisfare esigenze primarie di assistenza pubblica ,specie per persone anziane, disabili, per l’infanzia.

Tutto deve partire dalla “volontà di fare”, politica,  individuale e generale ,ma anche  sociale e civile  , di tutti , per  operare nell’interesse e per il bene collettivo , e ricostruire ciò che serve a favore della nostra Italia, della nostra  “Casa comune ”  , che appartiene a tutti e a ciascuno, che contiene  in sé tutte le nostre vite, le nostre speranze, i  luoghi in cui abitiamo, con le nostre famiglie, in cui svolgiamo le nostre attività di lavoro, professionali, in cui frequentiamo momenti di divertimento, di piacere, di cultura.

 Il nostro Paese , l’Italia , da noi tutti e da ciascuno deve essere ritenuta, perché realmente lo è , la nostra “Casa comune” , in tutti i sensi e con tutti i sentimenti di appartenenza e di rispetto ad una terra ineguagliabile per bellezza e per cultura e che abbiamo tutti il dovere di difendere , responsabilmente,  in quanto che essa è il baluardo a protezione delle nostre esistenze di cittadini, delle nostre famiglie, della nostra gioventù,  contro ogni attacco o eventuale disegno che potrebbe essere già pronto per  dominarla, allorquando venissero meno le volontà , le capacità di noi italiani di mettere mano e realizzare una vera “Ricostruzione” fisica, materiale del territorio , ma anche etica e morale delle Istituzioni pubbliche e della società civile.

 

 

Nel momento cruciale della possibilità di utilizzo delle enormi risorse finanziarie ( quasi trecento miliardi di euro dal Recovery fund e dal Mes ) ) per l’Italia, cioè successivamente all’approvazione del piano progettuale nazionale del Governo da parte della Unione Europea, è urgente e indispensabile che vi sia un’unica “ Cabina di regia “ , governativa e con poteri esecutivi esclusivi, idonea ad impartire precise disposizioni di carattere generale, riguardanti gli ambiti di applicazione delle risorse e i limiti di spesa da non superare, Regione per Regione , condizioni che da queste dovranno essere rispettare scrupolosamente.

 

 

Ogni Regione dovrà avere il compito di presentare tempestivamente, al più presto , specifici progetti ,riguardanti gli interventi da realizzare nel proprio rispettivo territorio. I finanziamenti verranno assegnati solo riguardo a progetti di utilità pubblica e fondamentali , necessari allo sviluppo economico e sociale di ogni rispettivo territorio.

 

 

I soldi potranno venire materialmente erogati , secondo norme e condizioni già stabilite per contratto di appalto, al riscontro dell’inizio dei lavori dei progetti approvati, i quali lavori man mano saranno sottoposti a severi , rigorosi , sistematici controlli da parte degli Organi ispettivi istituzionali preposti, onde evitare pretestuose interruzioni, speculazioni, infiltrazioni criminali, illeciti finanziari e penali. Ogni comportamento od atto illecito dovrà essere duramente sanzionato e con conseguenze che riguarderanno anche la perdita delle risorse finanziare assegnate.

 

 Affinché tutto ciò si realizzi , però è necessario un  "Cambiamento sociale" Non possiamo aspettarci che sia la politica a dover cambiare se stessa , è il Popolo , la società , la cittadinanza che deve cambiare "mentalità", ricostruendola attraverso la cultura , nelle scuole, le università, i mass-media, per una rieducazione civile, verso una coscienza sociale , popolare, in cui risorga il sentimento comune di bene e interesse collettivo, di giustizia sociale e di solidarietà per combattere contro le iniquità e le ingiustizie. Una coscienza che , invece, è divenuta sempre più individualista , egocentrica, rivolta si all'interesse privato, ma che lo ha fatto senza porsi i giusti limiti, necessari al mantenimento di una ordinata, equilibrata convivenza civile e indispensabili per riuscire ad avere una politica corretta ed efficace.

Purtroppo, siamo giunti al punto di non fidarci più l’uno dell’altro. Il timore di essere raggirati, truffati, rubati, è divenuto un problema individuale, ma anche un fenomeno sociale drammatico, soprattutto perché si è quotidianamente sommersi da esempi ed episodi di corruzione, di truffe, di raggiri, da sopraffazioni, da speculazioni, da imbrogli e traffici illeciti, che assumono aspetti di allarme sociale in quanto assai diffusi e invasivi, anche nell’ambito politico-istituzionale.

 

 Per tali motivi, è estremamente urgente e importante rigenerare nel nostro Paese un clima di fiducia sociale attraverso un forte impegno comune nel risvegliare le coscienze verso l’esigenza di ridare alla vita di ciascuno e della comunità civile i valori di una convivenza fondata sul reciproco rispetto, sulla trasparenza e lealtà, sulla difesa del bene comune, onde evitare un aggravamento di fattori negativi già in atto, della disgregazione e discriminazioni sociali, della conflittualità politica, un irrimediabile tracollo sociale e anche economico e il pericolo di venire sottomessi dalle forze più retrive e criminali.



E’ IL LAVORO CHE PRODUCE RICCHEZZA E PROGRESSO, NON IL DENARO.

 

 Se un Paese in difficoltà aspetta inattivo oppure privo di progetti concreti di lavoro di poter ricevere dall’esterno denaro e capitali per poter lavorare e produrre, sicuramente avrà scarse prospettive di ripresa, anche perché ove giungessero i capitali, questi verrebbero inghiottiti in voragini speculative di interessi di privati e di malavitosi.

 

In momenti di crisi finanziaria, di carenza di capitali il Paese più virtuoso è quello che avrà migliori possibilità e probabilità di ripresa. E’ il Paese che saprà risolvere il problema economico e sociale ricorrendo soprattutto e maggiormente alle proprie risorse umane intellettuali e fisiche, ed economiche e produttive territoriali, delle piccole e medie imprese, nei settori tecnologico e informatico, delle fonti energetiche alternative, dello agroalimentare, del patrimonio artistico e culturale e quindi turistico, della moda, dell’artigianato locale, attraverso l’impegno collettivo delle forze politiche e di governo, della imprenditoria , delle forze sociali, della popolazione ad investire tutte queste risorse per intraprendere quelle attività di lavoro necessarie al Paese e alla popolazione, sia nel campo delle ristrutturazioni , manutenzioni, riparazioni, in opere pubbliche , strade , ponti, argini di fiumi e torrenti, acquedotti , impianti di telecomunicazioni, linee ferroviarie e viarie di collegamento fra piccoli e medi centri urbani, collegamenti marittimi diversificati lungo le coste dei mari, sia nel settore dei servizi e del terziario , della istruzione scolastica, universitaria e della ricerca scientifica, e preparazione e formazione professionale, dimostrando la volontà da parte di tutti, imprenditori e dei lavoratori di rinunciare a qualche diritto o interesse laddove vi fosse realmente la necessità, anche di lavorare un poco di più rispetto all’orario di lavoro settimanale stabilito in tempi di normalità. Però, ciò andrebbe fatto necessariamente in un clima di lealtà e in un rapporto di fattiva collaborazione e di vera e reale intesa tra le classi lavoratrici e il mondo imprenditoriale, per evitare speculazioni o soprusi.

 

Così facendo, in tempi non molto lunghi, in questo Paese i risultati positivi emergerebbero, perché ogni attività di lavoro si tramuterebbe in prodotti di beni e di servizi e pertanto, crescerà il numero dei consumatori, come anche la platea dei lavoratori e la circolazione del denaro.

 

In altri termini, il Paese avrà dimostrato di riprendere un percorso di crescita e di sviluppo e dopo un certo periodo di sacrifici, avrà la sicura possibilità di riavere una situazione di normalità economica e finanziaria, ricambiando con una vita sociale migliore i cittadini lavoratori e le loro famiglie rispetto a ciò che essi hanno fatto, sacrificando inizialmente e provvisoriamente qualche loro diritto. Tutto ciò è stato dimostrato realmente nella storia passata e in quei Paesi virtuosi, che si sono trovati in periodi di difficoltà sociale ed economico-finanziaria.

 

 

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Nota :

L’INDIVIDUO  E  LA SOCIETA’

 

Ho spesso visto persone diventare infelici per essersi accontentate di risposte inadeguate o sbagliate ai problemi della vita; cercano la posizione, il matrimonio, la reputazione, il successo esteriore o il denaro, e rimangono infelici anche quando hanno ottenuto tutto ciò che cercavano. Persone del genere di solito sono confinate in un orizzonte spirituale troppo angusto: se fossero vissuti in un'epoca, in un ambiente nel quale l’uomo attraverso i miti era ancora in rapporto con il mondo ancestrale e quindi con la natura sperimentata realmente e non vista solo dall’esterno avrebbero potuto evitare questo disaccordo con sé stessi.

Oggi si vuol sentire parlare di grandi programmi politici ed economici ossia proprio di quelle cose che hanno condotto i popoli ad impantanarsi nella situazione attuale, ed ecco che uno viene a parlare di sogni e di mondo interiore... tutto ciò è ridicolo, che cosa crede di ottenere di fronte ad un gigantesco programma economico, di fronte ai cosiddetti problemi della realtà? Ma io non parlo alle nazioni, io mi rivolgo solo a pochi uomini. Se le cose grandi vanno male, è solo perché i singoli individui vanno male, perché io stesso vado male, perciò, per essere ragionevole, l'uomo dovrà cominciare con l'esaminare sé stesso, e poiché l'autorità non riesce a dirmi più nulla, io ho bisogno di una conoscenza delle intime radici del mio essere soggettivo. È fin troppo chiaro che se il singolo non è realmente rinnovato nello spirito neppure la società può rinnovarsi poiché essa consiste nella somma degli individui.

 

Carl Gustav Jung, “Ricordi, sogni, riflessioni”.

giovedì 3 settembre 2020

LA RIVOLUZIONE CULTURALE





LA RIVOLUZIONE CULTURALE


“ L’ultima spiaggia “


Se vogliamo che L'Italia ritorni ad essere un grande Paese , straordinario e forse unico per le sue tradizioni ed opere artistiche e culturali, è assolutamente necessario che si liberi di un grave peso, divenuto nel corso degli ultimi decenni sempre più ingombrante, sino a livelli in cui  esso viene a rappresentare adesso un serio ostacolo al progresso della vita sociale e al benessere dei cittadini italiani.


Questo peso è costituto da un fenomeno sociale che purtroppo ha via via interessato un numero sempre più vasto della popolazione. Cioè, il fenomeno della “ superficialità concettuale”  , della “ ostentazione della esteriorità formale “ , fattori divenuti e certamente usati come limiti funzionali in danno allo sviluppo della vera “conoscenza di massa”.


Una moltitudine di persone, giovani e meno giovani, a livello globale, che attraverso i nuovi e più moderni mezzi di comunicazione, si sono nel tempo adagiate alla semplicità, alla istantaneità, alla comodità ricettiva dei messaggi, spesso molto brevi e ad effetto, e di conseguenza emarginando e scartando quegli altri messaggi culturali e informativi che sono rivolti a sviluppare e ad approfondire argomenti interessanti, molto importanti e anche fondamentali, estremamente utili per comprendere la natura di certi e tanti problemi che fanno parte della vita sociale di tutti e rivolti ad aprire la mente umana alle cause che li hanno determinato.  


Questo fenomeno strumentale ha determinato, purtroppo, una grave “carenza culturale”, che ha intaccato  anche classi sociali economicamente più elevate, attraverso una sorta di omologazione comportamentale all’uso di strumenti che obbediscono al fascino dell’immagine , alla suggestione momentanea dell’annuncio, all’impulso emotivo, ma certamente non all’invito alla riflessione, a meglio conoscere , a capire , a rendersi consapevole delle diverse realtà , per quindi poi poterle giudicare nel bene e nel male.


Per tale motivo il nostro Paese , tutta la popolazione ha assolutamente bisogno e con urgenza di essere interessata ad una "Rivoluzione culturale", che parta dal basso. Cioè, un processo rivoluzionario che inizi interessando le coscienze dei cittadini, a qualsiasi livello e classe sociale, affinché tutti e ciascuno di noi si renda consapevole della “trappola” in cui siamo caduti e  continuiamo ad essere trascinati , attratti da immagini virtuali appositamente esposte per distrarre le menti da fatti ed episodi di un mondo reale che , in tal modo, rischiano di rimanere nel buio dell’ignoranza, della inconsapevolezza., della mistificazione della realtà stessa.


Soltanto da una vera ed effettiva “Rivoluzione culturale “ di massa , nell’ambito dei nostri contesti sociali, famiglie , comunità, scuole,  può rinascere nel nostro Paese  la speranza di “sanificazione “ della nostra Società, liberandola di quelle parti che sono rimaste inquinate dal morbo della disonestà, della speculazione criminale, dell’intrallazzo politico e istituzionale, della complicità illegale e mafiosa.



 Soltanto una vera ed effettiva “ Rivoluzione culturale “ , di ritorno e riavvicinamento alle fonti autentiche della cultura italica , storica, artistica e letteraria, che si impadronisca delle coscienze e intelligenze di tutti i cittadini onesti e di buona volontà, può consentire una ricostruzione etico-morale della nostra società , poter ritornare ad una Politica sana ed efficiente, e finalmente dare concretezza reale ai progetti di sviluppo sociale ed economico , nei quali è riposto il futuro delle nostre generazioni.

mercoledì 2 settembre 2020

L'ISTINTO UMANO






L’ISTINTO UMANO


"Sarai degno di rispetto da parte di tutti, se comincerai tu per primo a rispettare te stesso".
Musonio Rufo (Frammento 30)


L’essere umano di oggi , in ogni parte del globo, è pervaso da un irrefrenabile bisogno , dal desiderio di “libertà”, di rivendicazione di diritti umani e sociali fondamentali. 

 Sicuramente lo sono le popolazioni che a tutt'oggi sono assoggettate a regimi dittatoriali. Ma non solo, vi sono popolazioni che fanno parte delle società occidentali, democratiche, dei Paesi tecnologicamente ed economicamente più avanzati, le quali stanno mostrando una evidente tendenza ad ottenere libertà più ampie, che comportano anche il soddisfacimento di “istinti” umani che sembravano in un certo senso dominati. 

 In tali contesti l’uomo appare “stanco” di obbedire alla “ragione” , alle regole , alle leggi, sia giuridiche sia morali, che gli organi istituzionali e principi di ordine etico e morale impongono o prescrivono. Egli vuole vivere libero da tutti questi legami, che per secoli e secoli hanno costituito una sorta di compressione, una limitazione nell'esercizio di desideri istintivi che se anche ritenuti non leciti , sono stati e sono pur sempre insiti nella natura umana.Vuole liberarsi da una "globalizzazione" massificante , dalla quale egli si sente "schiacciato" . individualmente annullato.


Tutto ciò è vero , ed è stato fatto in nome di una esigenza generale, quella di avere e realizzare società improntate ad una regolata “convivenza civile “ tra gli esseri umani, ma che adesso comincia a mostrare aspetti sempre meno convincenti e poco accettati da parte di soggetti che , appunto in questa nostra “civiltà” occidentale “modernizzata”, pretendono di più . Pretendono più libertà. Più liberi di agire seguendo appunto anche tanti impulsi istintuali che si rifanno ad una natura “primordiale “ , e ciò senza limitazioni di sorta.


L’istinto del libero soddisfacimento del piacere, soprattutto quello sessuale, come anche quello di drogarsi, di bere bevande alcooliche, di farsi trascinare dai vortici dello “sballo”, di “ evadere” dalla prigione delle ansie, delle angosce, dalle paure, dal peso delle frustrazioni, dalle situazioni di stress , ma anche la libertà di godere di quanti più beni e piaceri senza curarsi di rispettare i diritti altrui. 

Il piacere della violenza, accompagnata dal desiderio, dalla voglia del possesso di un bene o del dominio sull'altro; persino il piacere della violenza fine a se stessa, dell’horror , della trasgressione. Fenomeni questi che sono il segno inequivocabile di un’epoca molto travagliata , certamente di “transizione” , di una “ crisi “ che investe molte società , in atto investite da mille contraddizioni, di natura sociale , economica , politica , ma anche e soprattutto di “ ordine morale” , esistenziale.


L’uomo di oggi attraversa e vive in un’epoca storica complessa e difficile. Egli è alla ricerca di una propria identità, di una propria autonomia, della propria libertà, ma non è capace di raggiungere tali obiettivi in modo autonomo. 

Per questo motivo si verificano taluni fenomeni individuali e collettivi caratterizzati dal ricorso all'assunzione di sostanze stupefacenti, di oppiacei, anti-depressivi, etc.. rivelando, però, anche eccessi nell'uso degli stessi, che progressivamente generano effetti perfettamente opposti all'obiettivo prefissato, desiderato, determinando il sorgere di dipendenze strumentali che vanificano ogni tentativo di liberazione, di auto-identificazione, facendo precipitare l’individuo in una vera e propria “schiavitù “ , e all'estremo, in una reale e forse irrecuperabile perdita di vita autonoma o della stessa vita.

martedì 18 agosto 2020

LA INTELLIGENZA ARTIFICIALE



LA INTELLIGENZA ARTIFICIALE  E L’UOMO

“ Deus ex machina”


A quanto sembra ci  troviamo un po' tutti davanti, anzi meglio , “ accerchiati”  da un fenomeno tecnologico inarrestabile. Infatti, procede a larghi passi l’applicazione della “Intelligenza artificiale”  nell’ambito delle comunicazioni, telefoniche , telematiche , e via via procedendo.  Se chiedi una informazione in merito ad un quesito attraverso un servizio telefonico, devi “parlare “ con una intelligenza artificiale. Devi rispondere ad una voce , alle sue domande in modo “secco” , non puoi tentennare, altrimenti “resti fuori “.


Non puoi dire nulla di più , né pensare nulla. La conclusione è semplice.  Se questa applicazione della “intelligenza artificiale “  è prevista, come certamente è e sarà   in campi sempre più estesi nell’ambito dei rapporti e delle comunicazioni di natura sociale ed economica , nel campo commerciale , di lavoro professionale, appare inevitabile che debba essere e sarà il soggetto umano, senza possibilità di scelta,  a doversi trasformare egli stesso in un “robot”, se vuole riuscire ad ottenere qualche risultato, una certa risposta ad un determinato problema.


Tutto ciò , perché ? Non è più il tempo di avere i “vecchi “ contatti umani , troppo lunghi e dispersivi, soprattutto troppo costosi, dispendiosi, specie nel campo dei servizi all’utenza. Ormai , diventa sempre più superflua la presenza umana  in ogni genere di contatti , in servizi pubblici , nonché privati,  per dar posto ad un mondo nuovo , robotizzato , in tutti i sensi , privo di effetti emotivi, perfettamente a-patico, molto  efficiente,  sempre più  “ disumanizzato “, dove il pensiero umano è ridotto ad un riflesso condizionato.


Viene messa al bando ogni forma di riflessione mentale e discorsiva. Perché così vuole il “ progresso “ tecnologico. In brevissimi tempi, la tecnologia si evolve, in misure e tempi esponenziali. Gli strumenti , gli apparecchi telematici ed elettronici di comunicazione  saranno sempre più ridotti di dimensione, a livello di micro-cip e in un futuro anche vicino , potranno essere inseriti nel corpo umano, interconnessi con il sistema cerebrale dei neuroni, sino al punto da interferire funzionalmente con essi. A quel punto è opinabile, presumibile che si realizzerà un fenomeno sociale di carattere generale.


Già si possono ricevere segnali, entrare in contatti con altri esseri umani, celermente e con estrema facilità, senza limiti di spazio, ma in effetti ben presto saremo  costretti entrare in un sistema in cui sarà la “intelligenza artificiale” a “guidare “ i comportamenti di noi  “esseri umani”, i quali , senza rendercene conto , progressivamente elaboreremo  pensieri “pilotati “ , prenderemo decisioni artificialmente e artificiosamente predisposte, ci comporteremo e agiremo nella illusione di farlo in modo autonomo, libero, ma in pratica di volta in volta sarà “ordinato”, secondo interessi e programmi che appartengono ad un mondo “sovrastante” , super potente, che gestirà le funzioni della “intelligenza artificiale”  a livello globale per far acquisire sempre maggiori e più forti interessi finanziari e di potere a favore di gruppi e organizzazioni verticistiche.  

LO SCUDO


LO SCUDO

"Tu credi che sia capitato solo a te, e ti meravigli come di un fatto strano di non essere riuscito a liberarti della tristezza e della noia, malgrado i lunghi viaggi e la varietà dei luoghi visitati: il tuo spirito devi mutare, non il cielo sotto cui vivi".
Seneca (Lettere a Lucilio, III, 28, 1)

Provi disagio, sofferenza, stati di ansia , nervosismo, avverti che le cose non vanno nel senso che ritieni giusto e ti senti impotente di fronte ad una realtà, ad avvenimenti , a situazioni oppure anche a persone che non puoi , non sei in grado di modificare ? Tutto ciò che per te potrebbe diventare un incubo, una sorta di prigione dalla quale temi di non poter uscire più.

Allora , l’unico , ma anche possibile rimedio, che non sia quello del ricorso all’assunzione di sostanze farmaceutiche , ansiolitiche, che generano assuefazione, consiste nel riuscire ad “agire sulla tua mente” , attraverso un esercizio mentale , da praticare in qualunque momento della tua giornata, ma preferibilmente proprio quando la sofferenza dell’ansia, del disagio, della preoccupazione, si fa maggiormente sentire.

Il procedimento richiede innanzi tutto di cercare un momento di rilassamento del tuo corpo, di tutte le membra, agevolato da regolari e profonde respirazioni ed espirazioni , ad occhi chiusi . In modo che anche la tua mente sia rilassata.

Poi devi concentrarti mentalmente e col pensiero immaginare di trovarti davanti ad un avversario agguerrito, che ripetutamente sferra colpi che ti feriscono e dai quali ti è difficile sfuggire . Orbene, questo avversario rappresenta virtualmente le cause delle tue sofferenze.

Sei consapevole che rimanendo inerte i suoi colpi ti provocano ferite sempre maggiori , dolorose, per cui l’unico rimedio è quello di intervenire con decisione, dotandoti di un robusto “ scudo” , da costruire personalmente, strato su strato, un poco alla volta, gradualmente e progressivamente.

Cosa vuol dire ciò ? Ciò vuol significare che devi innanzi tutto “educare” la tua mente pensando che la cosa più importante ed essenziale consiste nel “difendere” con il tuo scudo, psicologico e mentale , la tua sfera emotiva ed anche fisica della tua persona, del tuo essere, della tua vita.

Certamente ora pensi che ciò sia relativamente facile a dirsi , ma assai difficile e forse impossibile ad attuarsi. Ma è appunto questo l’aspetto mentale che in te deve essere cambiato.
Infatti, la cosa essenziale sta proprio nel convincersi di dover a tutti i costi difendere la propria condizione mentale, non attraverso la possibilità di rendere innocua la fonte, cioè volendo e pensando di poter distruggere l’oggetto fisico, la causa reale delle tue sofferenze, perché a volte questo oggetto è rappresentato da una malattia persistente, o da una situazione reale difficile, che riguarda la propria persona oppure una persona a te cara, bensì consiste solo nella possibilità reale di potersi dotare di questo “scudo virtuale” , costruendolo, facendo ricorso a tutte le risorse individuali , interiori possibili , ma anche esterne, da parte di chi o di tutto ciò che può esserti utile , di aiuto a tal fine.

Così, per poter ritrovare quell’equilibrio necessario che può ridarti la fiducia in te stesso, nell’essere in grado di difenderti, di non essere più talmente e interiormente debole da temere di non poter più trovare un sollievo da tutto quello che può arrecarti ansie, preoccupazioni, forti disagi e quindi sofferenze.
In definitiva , ciò pur non essendo facile, comunque è possibile . Sarebbe già un grande risultato riuscire finalmente a provare la sensazione di essere capace , pur continuando ad essere presente nella tua vita l’oggetto rappresentato da questo “avversario virtuale” , di rendere , gradualmente e progressivamente, sempre sotto il profilo psicologico, sempre più deboli, sempre più distanti i suoi effetti negativi sulla sfera delle tue emozioni, delle tue ansie. Ripeto, pur rimanendo stabili e regolari i rapporti umani , fisici o sentimentali, con persone o situazioni che fanno parte della tua vita.

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